Il
progetto Apollo nacque agli inizi degli anni 60 in risposta al programma
spaziale sovietico che aveva messo paura agli abitanti degli Stati Uniti, i quali
si sentivano minacciati dalle “lune rosse”che giravano sopra le loro teste. Fu
il presidente John F. Kennedy, ad annunciare, con il tono altisonante che gli
era solito, durante una sessione speciale del Congresso il 25 maggio del 1961
l’idea dello sbarco sulla luna con le seguenti parole: ....”credo che questo
paese debba impegnarsi a realizzare l'obiettivo, prima che finisca questo
decennio, di far atterrare un uomo sulla Luna e farlo tornare sano e salvo
sulla Terra”…. Da qui iniziò quello che fu definito il “più grande azzardo
tecnologico di tutti i tempi”; migliaia di persone, di tecnici e svariate
aziende iniziarono a lavorare per questo progetto perché si doveva inventare e
creare quello che ancora non c’era. Dopo aver deciso il piano definitivo di
allunaggio, effettuato con rendez-vous in orbita lunare di vari veicoli
spaziali, si iniziarono a costruire i tre elementi portanti: Il razzo Saturno
5, il modulo di servizio e comando ed il modulo di escursione lunare detto LEM.
Il Saturno 5 era un gigantesco razzo a tre stadi, capace di portare un carico
utile di circa 45 tonnellate in orbita lunare e venne realizzato sotto la
direzione di Wernher Von Braun, il mitico costruttore delle V2 tedesche. Il
modulo di comando e servizio era formato da uno stadio contenente il motore per
uscire dall’orbita lunare e dai serbatoi di carburante e ossigeno che dovevano
sostentare la missione fino al rientro. Alla sua sommità era sistemata la
capsula Apollo, dove si trovavano gli astronauti, ed era l’unico elemento di
tutto il complesso che tornava sulla terra. Il modulo lunare era formato da due
elementi: un modulo per l’allunaggio che serviva anche da rampa di lancio per
la partenza ed un modulo che conteneva l’equipaggio, i materiali per
l’escursione lunare ed il motore di risalita. Il veicolo assomigliava vagamente
ad una betoniera con quattro zampe ed era privo di appendici aerodinamiche ma,
poiché doveva volare in assenza di atmosfera, fu ritenuto il mezzo migliore per
scendere sulla luna e da lì ripartire fino a riagganciarsi alla capsula Apollo.
Il programma subì un grosso incidente che ne mise in dubbio la prosecuzione:
tre astronauti morirono in un incendio della capsula durante una prova di
lancio a terra; fu la tragedia di Apollo 1. Dopo tutte le analisi sulle cause
del dramma si ripartì ed Apollo 7 fu il primo lancio con astronauti a bordo.
Apollo 8 fu la prima missione che portò degli uomini a circumnavigare la luna
ed a tornare a terra. Apollo 9 e 10 furono altre missioni fatte per preparare
lo sbarco sulla luna che avvenne con l’Apollo 11. Apollo 13 sfiorò un’altra
tragedia ma tutto si risolse brillantemente e gli astronauti tornarono a casa
sani e salvi rinunciando però all’allunaggio. Apollo 17 fu l’ultima missione
lunare in quanto i successivi tre lanci che erano previsti vennero cancellati
per i tagli al bilancio della NASA ed anche perché, avendo ormai vinto la sfida
spaziale con l’URSS, gli americani decisero per un diverso uso dei loro fondi
pubblici. Il programma Apollo terminò con i voli verso lo Skylab, il primo
laboratorio spaziale degli Stati Uniti e con la prima missione congiunta USA -
URSS la famosa “Apollo-Soyuz”.
Il razzo Saturn 5 con il veicolo Apollo sulla rampa di lancio – NASA
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